Sogno

Sogno di qualche tempo fa: ero in una casa che per l'atmosfera, la luce , l'aria di salsedine che si respirava ovunque, doveva essere di vacanza.
Tornata dal mare avevo intorno una quantità di bambini di tutte le età. 
La scena si svolgeva in una stanza molto grande ricolma di cose: c'erano tavoli, poltrone, armadi e un grande letto matrimoniale tutto bianco e sfatto dove i bambini  si rotolavano dandosi spinte, nascondendosi sotto le lenzuola, saltellando senza tregua. Un' aria di  gioia e spensieratezza e io sentivo una stanchezza buona, sana.
Arriva qualcuno che da lontano non riconosco e anche quando mi si avvicina ad un palmo, ancora non riesco a capire chi sia. Sembra rientrare da una lunga assenza, forse un viaggio. Ha l'aria di chi torna a casa. Lo accolgo con grande familiarità. Lo invito a sedersi sul letto in mezzo alla  gran confusione che mi circonda. Cominciamo a parlare amabilmente, c'è intimità tra noi e lo sconosciuto racconta qualcosa che non c'è modo di comprendere. Ad un tratto l'uomo mi bacia ed io, sorpresa,  stupita, rimango spiazzata soprattutto dalla mia reazione che tengo ben nascosta e cioè che in fondo mi piace piacergli.....ma la mia attenzione viene catturata, proprio in quell'istante, dal bambino più piccolo del gruppo, che gattonando prende la direzione della porta di ingresso e tenta di scappare...allora io mi paro davanti e  questo essere piccolissimo, paffuto, scuro di carnagione si appallottola e comincia a rotolare velocissimo, quasi imprendibile. Tenta in tutti i modi  e prova  tutte le traiettorie possibili per infilare la porta ed  uscire di li. Io impaurita e anche un po sconcertata tento di bloccarlo ma si muove come una palla impazzita inpossibile da afferrare...l'unica cosa è chiudere la porta....quella decisione mi ha svegliata...e immediatamente ho associato quello strano essere all'androgino de Simposio di Platone che è una unione perfetta di due esseri che si completano e si compendiano a vicenda, che  hanno 4 braccia e 4 gambe e per muoversi devono rotolare, e mi viene da pensare che si, alla fine, come dice il poeta,si è soli su questa terra, ma soli non si va da nessuna parte.

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