Il posto o dell 'assoluto

"E' ritrovata.
Che cosa?L'eternità.
E' il mare convenuto
con il sole"

Rimbaud

La poesia conduce al punto stesso cui porta ogni forma di erotismo, vale a dire all'indistinto, alla confusione degli oggetti distinti. La poesia ci conduce all'eternità, essa ci conduce alla morte, alla totalità: la poesia è l'eternità. E' il mare convenuto con il sole.
Georges Bataille





Una donna amava un uomo.
Lei non sapeva cosa ne sarebbe stata della sua vita, ma in quella vita l'uomo aveva un posto.
Era il posto della forza, della conoscenza, del rigore.
Era il posto del silenzio che parla le lingue del possibile.
A volte la donna sognava l’uomo e il mondo intorno era come un di più, un troppo.
L' uomo era bello, le mani grandi e forti, le gambe salde, come piantate nella terra, il viso tondo e affilato insieme, gli occhi buoni.
Fosse pure ai bordi dell'universo, la donna sapeva che l’uomo un giorno l’avrebbe  presa con sé.
Passò il tempo.
Le  braccia, i piedi, il suo respiro segnavano il ritmo di un'esistenza piena.
Il cuore, da parte sua, inseguiva la traccia di quel bordo.
Poi un giorno, all'improvviso, l'universo si contrasse e  la donna lo rincontrò.
“Ti ho aspettato” gli  disse.
“Eccomi” fece l'uomo
"E' ritrovata." sussurrò la donna, avvicinandogli le labbra all'orecchio
" Che cosa?" chiese lui,  e i suoi occhi, fissi in quelli di lei,  vi scorsero l'assoluto.
" L'eternità. E' il mare convenuto con il sole".

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