Fratelli



Antigone




" Io immagino che il corpo di una donna esista soltanto dentro un vestito da Pierrot. Penso che se un giorno avrò il coraggio di indossare quel costume a imitazione di Ulrich ("gli piaceva perchè era comodo") e di entrare nell'altra stanza lì c'è la sorella che mi aspetta, un altro "Pierrot biondo, alto......"che a prima vista mi somiglia moltissimo. Io immagino che il corpo di una donna, il sesso di una donna, esista soltanto se è speculare al mio, ma non fissato nell'età adulta, fermato prima, in un corpo prepubere, o quasi pubere, perchè io non ho mai avuto una sorella mentre fin dalle mie prime esperienze sessuali l'ho desiderata con forza così forte da renderla presente.
Ventri lisci e sessi impuberi, delle mie infantili compagne di giochi sono qui e ne formano uno solo, perfetto, quello della sorella che non è mai entrata nel mio letto  per coprirmi col suo corpo. Una sorella deve entrare nel letto del fratello gemello e coprirlo col suo corpo in modo che lui possa scoprire il suo, per questo una donna nasce, o dovrebbe nascere, insieme all'uomo per compiere quest'opera di svelamento: una donna nasce già aperta, l'uomo è un sacco ricucito, deve essere aiutato a uscire da sé, a scucirsi.
Per questa ragione Musil ha scritto :"-Non sapevo che fossimo gemelli!"- disse Agathe e il suo viso sorrise rischiarato". Quando Agathe incontra per la prima volta il fratello Ulrich capisce che finalmente potrà stendersi sul suo corpo e con questo atto svelare anche se stessa.Non è vero che una donna nasce già aperta, è un'assurdità che ho scritto poche righe sopra  credendo ad una mia persistente idea della superiorità della donna sull'uomo. Una donna ha bisogno del suo gemello esattamente come l'uomo, una donna nasce chiusa come un uomo. I corpi si aprono reciprocamente stendendosi uno sopra l'altro, unendosi come due fogli di carta bianca elettrizzati. I due sessi devono combaciare come due  componenti costruite  apposta per questo scopo: combaciare. L'unione sessuale vera e propria, quasi mai perfetta, quasi mai un puro combaciare (attenzione: non ho detto mai!! ma quasi...) è un'altra cosa, è legata alla fecondità che qui non ha luogo, tra i genmelli, almeno in un primo tempo, in un tempo assoluto.
Se io adesso entro nell'altra stanza vestito da Pierrot e trovo mia sorella che naturalmente non si chiama Agathe ma Lucia, non provo alcun desiderio che lei si tolga il costume da Pierrot nè provo alcun desiderio di togliermi il mio: so che dobbiamo soltanto fronteggiarci, sentire i nostri corpi dentro i costumi (sotto i costumi si è nudi, ma solo sotto...). Se si togliesse il costume scoprirei che è una donna mentre io desidero il suo corpo di ragazza, di prima di diventare ragazza, una bambina adulta Così, fingendo un'altra verità, posso raggiungere quell'eccitazione pura, fine a se stessa, che nasce da un rapporto non sessuato, sensza ansie di orgasmi. I nostri sessi, ben presenti e vivi, sono come assenti: il corpo è tutto un sesso e quando Lucia mi stringe a sè finalmente nuda, e nuda come io la desidero, la negazione di una donna, i corpi diventano un solo corpo e i sessi un solo sesso e io posso sentire la mia vagina e lei il suo membro teso, implume.
Ma Agathe (o Lucia) non abita qui. Stavo per dire: non abita più qui, ma ho tolto all'ultimo istante quel più, qualcuno (quell'unico lettore) avrebbe potuto credere che io stessi evocando una vera Lucia che un giorno ha abitato qui, con me, nella stanza affianco e che in qualche occasione io l'avessi incontrata. No, non abita qui perchè io non la desidero più. Se la sua immagine sta qui e io la sento più reale del cosidetto reale la mia vita insterilisce di colpo, indosso una corazza di ghiaccio e aspetto che il gelo della notte la renda ancora più solida e spessa. Qui abita una donna che mi dice : " Tu idealizzi le donne". Semplice e rozzo ma efficace. Nel momento in cui lo ripeto io vedo Agathe, io sono nudo e liscio come lei sotto il mio costume di Pierrot. Che cosa significa "io idealizzo le donne", in altre parole? Che io credo che il sesso sia sacro. Io credo che l'incesto che mi toglie il fiato con la sorella che non c'è sia l'unico atto sessuale possibile, che ogni altro atto sia violentemente legato alla figura materna inondata del sangue del parto."

Antoni Porta, Adorare una sorella

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