padrone del proprio volto



Quelli che han potere di ferire e non lo fanno,

che non usano la forza in loro manifesta,

che commuovendo gli altri, restan come pietra,

apatici, freddi, e sordi a tentazione:


godono davvero ogni favor del cielo

e proteggono da spreco i beni del creato;

questi sono signori e padroni del loro volto,

gli altri non son che servi delle loro doti.



Dona fragranza all'estate lo sbocciar di un fiore

anche se vive e muore soltanto per se stesso,

ma se quel fiore si infradicia di intimo contagio,

la più vile erbaccia fiore parrà al confronto:


più una cosa è dolce, più agra divien se infetta,

inputriditi i gigli puzzano ben più di erbacce

   Sonetto 94, Shakespeare

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